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Grazie alla nuova app CH Responder realizzata dalla ditta ticinese DOS Group SA

Siete un soccorritore First Responder (FR) domiciliato nel Canton Berna e che, ogni giorno per lavoro, si reca a Olten nel Canton Soletta? Grazie alla nuova app CH Responder, potreste ricevere un allarme d’intervento anche quando siete nel Canton Soletta e contribuire attivamente ad aumentare le possibilità di pronto soccorso e, di conseguenza, quelle di sopravvivenza. A sviluppare questa nuova app (che è un’estensione dell’app cantonale Momentum già adottata da 13 cantoni tra cui in primis il Ticino grazie alla Fondazione Ticino Cuore) è la DOS Group SA, un’azienda con sede a Mendrisio e attiva anche nella creazione di applicazioni per smartphone ed eco-sistemi informatici. In pratica questa nuova app, già implementata negli scorsi mesi nei cantoni pilota di Soletta e di Berna, permette ai First Responder registrati e certificati BLS-DAE nei rispettivi cantoni di domicilio – e che già utilizzano Momentum – di essere reperibili anche fuori cantone. In altre parole, se il First Responder lo desidera, scaricando la nuova applicazione nazionale si rende disponibile al salvataggio di persone colpite da arresto cardiaco anche fuori dal suo cantone di domicilio. «Lo scopo dell’app CH Responder», ci spiega Roberto Rinaldi, responsabile marketing del team di Momentum, «è quella di aumentare le chance di sopravvivenza delle persone che subiscono un arresto cardiaco. Ogni anno in Svizzera si registrano 8000 casi di questo genere e per ora meno del 5% delle persone colpite sopravvive e poche vittime possono essere raggiunte tempestivamente dai soccorsi. L’app va dunque a colmare questa lacuna.»

Un’accoppiata vincente

Nel Canton Ticino la lungimiranza della Fondazione Ticino Cuore e l’incontro quasi fortuito con Stefano Doninelli (titolare della DOS Group SA e lui stesso soccorritore nonché presidente del Soccorso Alpino SAS Ticino) hanno portato nel 2014 alla creazione della prima app Momentum che, da subito applicata con successo grazie alla fitta rete di FR presenti sul territorio, ha permesso di alzare la percentuale di persone salvate quasi al 60%. Il Ticino è così assurto agli onori della cronaca quale modello per tutta la Svizzera! «La Fondazione voleva sfruttare le nuove tecnologie in aiuto delle vittime da arresto cardiaco», ci racconta Stefano Doninelli. «In questo senso abbiamo unito il suo desiderio e la mia esperienza sia di informatico che di soccorritore attivo dal 1984 nella Colonna di soccorso del Sottoceneri e nel SATI Ticino.» Un solido background di conoscenze specialistiche che, unite alle competenze informatiche, hanno creato un’applicazione salvavita usata anche dai principali enti di soccorso tra cui i corpi di polizia e dei pompieri, gli ospedali e gli enti di soccorso. E il successo, poi esteso nei vari cantoni grazie all’adozione di Momentum, è stato notevole. L’ultimo, in ordine di tempo, è il semicantone di Basilea che ha implementato Momentum solo un anno fa e che, da allora, ha registrato un aumento dal 10 al 40% del tasso di sopravvivenza di persone colpite da arresto cardiaco.

Come funziona l’allarme

L’intento è ora più ampio e mira a creare una «Community di First Responder» in Svizzera alla quale possono accedere i FR già attivi a livello cantonale. L’allarme, anche per la nuova app, avviene sempre attraverso le centrali del 144 che dispongono della banca dati dei FR attivi sul territorio cantonale e che, al telefono, fanno il primo importante triage. L’app CH Responder è a disposizione non solo dei soccorritori FR volontari, tra cui i samaritani, ma anche del personale medico e paramedico. Più persone formate sono in grado di soccorrere, più aumentano le chance di salvare persone colpite da arresto cardiaco. Nei cantoni di Soletta e di Berna dove è stata attivata lo scorso 13 gennaio, l’app CH Responder è già entrata in funzione per quasi 300 interventi che hanno allarmato – di base – circa 1500 First Responder. Entro la fine dell’anno si aggiungeranno altri cantoni tra cui il Ticino e i due semicantoni di Basilea. Altri, come Vaud, Lucerna, Uri, Untervaldo e Argovia, hanno già dato la loro adesione.

E per l’immediato futuro?

«Stiamo sviluppando sistemi di soccorso sempre più innovativi, con nuove funzionalità. Ad esempio Drive on Street: l’applicazione che, tramite un tablet montato a bordo delle autoambulanze, permette la gestione dei mezzi e delle missioni di soccorso con un semplice click. Inoltre, mediante l’utilizzo di tecnologie come la realtà virtuale, siamo in grado di simulare «interventi reali» e riprodurre esercizi per i soccorritori». Si tratta di un lavoro molto stimolante, facciamo notare al nostro interlocutore: «Certo», continua Doninelli, «soprattutto perché facciamo qualcosa di molto utile per il prossimo. Anche a me è capitato di intervenire grazie alla… ‹mia› app! È stato un momento un po’ ‹strano› ma nel quale ho percepito la reale importanza del nostro lavoro.» Nello sviluppo di queste app sono stati molto importanti gli scambi di dati e informazioni tra le singole fondazioni cantonali e/o gli enti cantonali preposti alla salute pubblica (Dipartimenti cantonali della sanità, ecc.).    

Attivi anche per contrastare il coronavirus

Nella fase critica della pandemia da coronavirus, la DOS Group ha creato un gruppo ad hoc che permette alla fondazione di allertare solo i FR in grado di arrivare al caso di sospetto contagio equipaggiati con mascherine e tutto il necessario atto ad evitare ulteriori contagi. Anche questo nuovo gruppo è stato implementato grazie alla Fondazione Ticino Cuore.